La bambina con la caramella

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La bambina con la caramella, il suo ritratto con il lecca lecca in bocca e un fucile a doppia canna tra le braccia è già epica di guerra.

Seduta sul davanzale della finestra di un’edificio devastato dalle bombe russe, le treccine raccolte da un nastro con i colori rosso-azzurro della bandiera ucraina, la gamba destra distesa lungo il davanzale, guarda l’orizzonte senza paura, come un soldato che sta di guardia, e spaventa da qualunque angolazione la si guardi. La foto l’ha scattata il papà, Oleksii Kyrychenko, che l’ha postata su facebook per «portare l’attenzione del mondo sull’aggressione russa».

La tragedia dei bambini ucraini è nei numeri: sono i settantanove uccisi dai bombardamenti, persino nella culla come all’ospedale di Mariupol, le centinaia di feriti, i sette milioni che non possono più andare a scuola, le centinaia di migliaia di profughi. E uno sguardo di sfida sul davanzale di una finestra.

L’immagine è rimbalzata sui social dopo che è stata ripresa da Donald Tusk, ex presidente del Consiglio europeo. “Per favore, non ditele che sanzioni più dure sarebbero troppo costose per l’Europa!”, è il messaggio con cui il politico polacco ha accompagnato il suo post, riferito ai timori di alcuni settori economici per un’escalation di sanzioni. I retweet del solo post di Tusk sono migliaia.

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