
Arredo anni ’60, l’epoca della Pop Art tra colori e plastica
Anni 60, gli anni dei Beatles e della Pop Art di Andy Warhol hanno influenzato lo stile dell’arredamento nelle case, dove anche i normali oggetti di uso quotidiano assumevano colori accesi e cangianti.
La plastica in tutte le sue forme, trionfò in modo assoluto e divenne un materiale privilegiato per le sue virtù di infrangibilità, leggerezza ed economicità. Moda, design e architettura hanno portato un senso di libertà e anticonformismo.
Per i designer attuali, la Pop Art è uno stile intramontabile, fonte d’ispirazione per molti oggetti che vengono riproposti oggi dalle aziende.
Ma per arredare una casa vintage in stile anni ’60, è meglio girare tra i mercatini delle pulci alla ricerca di qualche bel pezzo originale di quegli anni, o trovare negozi come Il Cirmolo in Milano zona Brera, che ha tanti ogetti riconducibili alla Pop Art.

Iniziando dalle pareti, bisogna puntare su rivestimenti molto cangianti come il giallo limone, il rosso magenta, il verde o l’arancione. Intorno al tavolo della cucina, le sedie impilabili in plastica devono avere colori forti come il fucsia, il giallo, il verde o l’arancio; il frigo dovrà essere di quelli un po’ bombati, dai colori vivaci. Completate gli arredi con poster dei film dell’epoca, un grande orologio da parete, un giradischi (o magari una vecchia macchina da scrivere Olivetti), poltrone a sacco e soprattutto le lampade da tavolo o a piantana: tra gli oggetti più affascinanti e dalle forme particolari. Come la famosa lampada Eclisse, disegnata da Vico Magistretti e prodotta da Artemide, lampada che ha vinto il prestigioso premio compasso d’oro a fine degli anni 60.
