
Amaro Jefferson il miglior liquore al mondo
Jefferson Amaro Importante, è stato eletto come miglior liquore al mondo dal World’s Drink Awards 2018.
«Forte al naso, amarezza all’inizio che passa. Morbido e liscio e molto ben equilibrato con un finale a base di erbe», sono le qualità apprezzate dalla commissione internazionale che ha assegnato all’amaro calabrese, distribuito da Compagnia dei Caraibi, la palma di miglior liquore.

Jefferson Amaro Importante, prodotto dal Vecchio Magazzino Doganale, produttore di liquori rurali con sede a Montalto Uffugo nel cosentino.
C’è tanta Calabria in Jefferson Amaro Importante: la quasi totalità delle botaniche alla base dell’amaro sono costituite infatti da materie prime di questa terra: arance amare e arance dolci di Montalto Uffugo, bergamotto di Roccella Jonica, genziana della Sila, origano e rosmarino della Palombara, tutte raccolte a mano e lavorate con tecniche artigianali.

Un liquore che sa di Calabria
Una formula che nasce da una ricerca condotta da Trombino nella storia della sua famiglia e nelle tradizioni della sua terra. «Tutto è cominciato qualche anno fa quando mi sono messo sulle tracce di mio nonno Egidio, emigrante negli Stati Uniti da dove non ha fatto più ritorno – racconta -. Ripercorrendo le tappe dei suoi spostamenti, ho ricostruito la storia di famiglia, imbattendomi in un personaggio tanto singolare quanto affascinante: il capitano Jefferson, unico sopravvissuto, insieme ai suoi compagni Roger e Gil al naufragio della sua nave, nel 1871, nelle acque tra Paola e Tropea. I tre trovarono rifugio presso Vecchio Magazzino Doganale, l’azienda di famiglia, che produceva spezie, cordami e qualche liquore. Jefferson, innamorato della Calabria decise che non sarebbe più andato via e cominciò a preparare un suo liquore selezionando prodotti del territorio: origano, rosmarino e bergamotto. Da qui l’illuminazione che ha dato il via al progetto: partire da questa intuizione per creare una formula al tempo stesso nuova, ma con le radici ben piantate nella mia storia e nella mia terra» Questo è quanto ha detto Ivano Trombino al bargiornale.it